Redazione dell'Osservatorio BBCC dei Beni Culturali, strumento operativo della Associazione bb.cc. Onlus (ABCOnlus).

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Le foto dei Beni Culturali, più o meno noti che siano, si possono usare liberamente o dipende dai fini di questo utilizzo.

Esistono diritti d’autore sulle immagini che riproducono monumenti o famosi quadri della storia dell’arte?

Di recente direttori di musei, giuristi, economisti, docenti universitari, imprenditori e archivisti hanno cercato di fare il punto della situazione in un apposito convegno, per dare risposta a questi non semplici quesiti.

l dibattito sull’uso delle foto di opere d’arte storiche in relazione al diritto d’autore è una questione complessa che richiede una comprensione approfondita delle leggi e delle normative che regolamentano la protezione dei diritti d’autore e la gestione dei beni culturali. In questa discussione, esamineremo alcune delle principali questioni legate a questo tema.

Diritto d’autore e opere d’arte storiche:

In molti paesi, il diritto d’autore protegge le opere creative originali dal momento della loro creazione. Questo significa che gli artisti contemporanei godono di protezione automatica per le loro opere, inclusi dipinti, sculture e fotografie. Tuttavia, le opere d’arte storiche, come quelle create da artisti del passato, spesso cadono nel pubblico dominio.

Pubblico dominio e opere d’arte storiche:

L’opera d’arte entra nel pubblico dominio quando i diritti d’autore scadono o quando l’autore rinuncia esplicitamente ai suoi diritti. Questo significa che le opere d’arte storiche, come i dipinti di Leonardo da Vinci o le sculture di Michelangelo, sono generalmente considerate parte del patrimonio pubblico e possono essere fotografate e utilizzate liberamente senza violare i diritti d’autore.

Fotografie di opere d’arte in spazi pubblici:

Le fotografie di opere d’arte storiche esposte in spazi pubblici, come musei o edifici governativi, spesso sono considerate utilizzabili per scopi personali o educativi senza violare i diritti d’autore. Tuttavia, ci possono essere limitazioni se si intende utilizzare queste foto a fini commerciali o per scopi che possono danneggiare la reputazione dell’opera o del museo.

Restrizioni imposte dai musei e dalle istituzioni culturali:

Molti musei e istituzioni culturali impongono restrizioni sull’uso delle fotografie delle opere d’arte presenti nelle loro collezioni. Queste restrizioni possono includere divieti di fotografia, limitazioni all’uso commerciale o richieste di ottenere autorizzazioni specifiche per l’uso delle immagini. È importante rispettare queste regole quando si visita un museo o una galleria.

Fotografie di opere d’arte in vendita:

Le fotografie di opere d’arte originali, come stampe o riproduzioni, possono essere soggette a diritti d’autore separati. In questo caso, è essenziale ottenere il permesso dell’artista o del titolare dei diritti d’autore prima di utilizzare o riprodurre queste immagini.

Uso responsabile delle fotografie di opere d’arte:

In conclusione, l’uso delle fotografie di opere d’arte storiche è spesso consentito, ma è importante farlo in modo responsabile e rispettoso delle leggi e delle regole imposte dai musei e dalle istituzioni culturali.

Prima di utilizzare tali immagini per scopi commerciali o in contesti che potrebbero sollevare questioni legali, è consigliabile cercare il permesso appropriato e comprendere appieno i diritti d’autore e le restrizioni in vigore. La protezione delle opere d’arte e dei diritti d’autore è essenziale per preservare il patrimonio culturale e artistico per le generazioni future.

Quando un anno fa a Firenze si tenne il Convegno “Le immagini del patrimonio culturale. Un’eredità condivisa?” l’Italia stava viaggiando verso una direzione precisa, concretizzata nel “Piano nazionale di digitalizzazione del patrimonio culturale”, le cui “Linee guida” aprivano alla piena liberalizzazione e alla gratuità per gli usi editoriali.

Tempo dodici mesi e quella visione strategica è stata sostanzialmente soppiantata da un approccio che fa dell’immagine del bene culturale una fonte di potenziale introito economico.


Un recente convegno ha collezionato interessanti contributi sulla questione, che toccano da una parte la questione giuridica sollevata dalla visione proprietaria di opere in pubblico dominio, con il contributo (tra gli altri) di Giorgio Resta, docente di Diritto privato comparato a Roma Tre, ma anche le prospettive sul problema da parte di università, editoria, mondo economico, associazionismo e del Ministero stesso.