Redazione dell'Osservatorio BBCC dei Beni Culturali, strumento operativo della Associazione bb.cc. Onlus (ABCOnlus).

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Presso gli splendidi spazi della Galleria Harry Bertoia di Pordenone sarà possibile visitare fino al 21 luglio 2019 la mostra FEMMES 1900 molto interessante in quanto analizza la figura femminile nel primi anni del ‘900, attraverso le opere di numerosi artisti ed artigiani dell’epoca.

Questa interessante mostra permetterà ad appassionati e anche a semplici curiosi di ammirare circa 250 oggetti in gran parte
provenienti da collezioni private e quindi generalmente non visibili dal grande pubblico. Tutti i manufatti esposti sono di notevole interesse, pregiati e significativi.

La donna dei primi del Novecento è senza dubbio diversa da quella di oggi, ma nonostante questo si continua a parlare della figura femminile e di come questa venga percepita e in alcuni casi distorta dai media, fare dei paragoni tra realtà distanti, storicamente e culturalmente è quindi quasi inevitabile. Molta strada è stata fatta, ma tanta ne resta ancora da fare.

Come appare evidente dalle opere in mostra a FEMMES1900 la donna è stata una fonte di ispirazione praticamente inesauribile per numerosi artisti ed artigiani che l’hanno rappresentata sotto vari punti di vista: dalla fata alla strega, dalla dominatrice alla schiava, esercitando comunque sempre un grande fascino che è poi proprio il filo conduttore dell’esposizione friulana, fortemente voluta dalla Pro Pordenone anche per festeggiare i 70 anni dalla sua fondazione.

A cavallo tra XIX e XX secolo dall’Europa è partito uno degli ultimi movimenti artistici e culturali definibili pienamente come globale. Pur mantenendo elementi comuni questo movimento si sviluppò nei diversi Paesi con proprie peculiarità uniche, prendendo anche nomi diversi, come Art Nouveau in Francia, Secessione in Austria, Jugendstil in Germania e Liberty da noi in Italia.

Il periodo preso in esame dalla mostra FEMMES 1900 è stato caratterizzato anche da una vivace vita mondana, in particolare nelle maggiori capitali europee, dove si usciva di più per andare a teatro o a dei concerti.

In quegli anni l’ascesa di grandi stelle come Sarah Bernhardt, Cleo de Merode, Loie Fuller e l’italiana Eleonora Duse, hanno cambiato il modo di approcciarsi all’arte e allo spettacolo anche per la piccola borghesia.

Artisti come Mucha e Grasset, oggi molto apprezzati, hanno innalzato le cosiddette arti minori, ad arte di serie A e una selezione dei loro pregevoli pezzi sarà ammirabile da tutti a Pordenone fino al 21 luglio 2019, proprio grazie a FEMMES1900.

Video dell’inaugurazione della Mostra

Link e risorse utili

Galleria Harry Bertoia

Comunicato Stampa in Inglese

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