Una partnership con l’UNESCO per promuovere il turismo culturale e sostenibile.

Direzione ABCOnlus: https://www.beni-culturali.it/

Il 12 agosto 2021, Airbnb annuncia la partnership con l’UNESCO per promuovere il turismo culturale.

Ma è veramente un’alleanza per valorizzare il turismo sostenibile?

Non ci sono santi, neanche nel turismo!

Airbnb e UNESCO hanno annunciato a gran voce la loro partnership per il turismo sostenibile in Messico. Ma sarà stata davvero una collaborazione volta a tutelare l’ambiente e le comunità locali?

“I modelli di economia collaborativa forniscono alternative eccellenti per combattere consumi eccessivi, sprechi e disoccupazione, problemi che l’Agenda 2030 esorta a risolvere per raggiungere una forma di sviluppo sostenibile e completare la trasformazione profonda necessaria per evitare nuove emergenze globali come la pandemia di COVID-19.”

Frédéric Vacheron, rappresentante dell’UNESCO in Messico

Sostenibilità? Parliamone.

Airbnb, è un colosso del turismo che sfrutta gli Host locali per rafforzare i flussi turistici incentivando la trasformazione da abitazioni private in Strutture Turistiche. Questa azione è nota per il suo impatto negativo sui centri storici e nelle comunità locali, incentivando lo spopolamento di intere città come per esempio a Venezia, per creare gli “Hotel Diffusi” che fanno concorrenza alle normali Attività Turistiche come Hotel e B&B certificati.

Con questa notizia, Airbnb si proclama paladino del turismo responsabile. Ma sarà vero?

Le loro parole:

  • Innovazione turistica
  • Inclusione sociale
  • Sviluppo sostenibile
  • Tutela dei beni culturali

Le nostre domande:

  • Inclusione per chi? Per i turisti che sbarcano in massa nelle piccole comunità, travolgendo le loro culture e tradizioni?
  • Sviluppo sostenibile? Per le tasche di chi? Di certo non per quelle degli abitanti che si vedono costretti ad aumentare i prezzi degli affitti per sopravvivere.
  • Tutela dei beni culturali? Con orde di turisti che calpestano siti archeologici e monumenti senza il minimo rispetto?

ATTENZIONE, non facciamoci ingannare!

Dietro la maschera del “turismo sostenibile” si nasconde spesso il solito business che raggira anche i regolamenti e le leggi locali per fare nuove economie.

L’UNESCO dovrebbe vigilare, non avallare.

Non servono proclami, servono azioni concrete:

Basta greenwashing!

Il vero turismo sostenibile non è una trovata pubblicitaria, ma un impegno concreto per un futuro migliore.

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Insieme possiamo cambiare le cose.

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