Napoli, affacciata sullo splendido Golfo omonimo, è una città ricca di storia, cultura e bellezze naturali. Fondata dai Greci come Neapolis, offre un’esperienza unica con i suoi vicoli pittoreschi, l’architettura maestosa e un patrimonio artistico ineguagliabile. Dal Vesuvio alle rovine di Pompei, passando per il Palazzo Reale e Castel dell’Ovo, Napoli incanta con il suo fascino autentico e la sua celebre cucina, in particolare la pizza napoletana.

Museo Castel Sant’Elmo

Inaugurato nel 2010 nella Piazza d’Armi, il Museo del Novecento a Napoli offre una panoramica esaustiva della cultura cittadina del XX secolo. La collezione include oltre 170 opere di 90 artisti, tra cui napoletani e non, distribuite in sezioni cronologiche che coprono movimenti come il Futurismo, il Neorealismo e l’Informale. Il museo, ospitato nel Castel Sant’Elmo, promuove la ricerca e la sperimentazione contemporanea, con incontri tematici e il concorso internazionale “Un’opera per il Castello” che premia giovani artisti. Accanto alle installazioni di noti artisti come Eugenio Giliberti e Mimmo Paladino, sono esposte opere site specific dei vincitori del concorso.

Museo Civico Gaetano Filangieri

Il Museo Civico Gaetano Filangieri, situato nel quattrocentesco Palazzo Como a Napoli, è un museo privato dedicato alle arti applicate, alla scultura, alla pittura e alla conservazione di libri antichi. Fondato grazie alla visione di Gaetano Filangieri, principe di Satriano, che nel 1881 propose al consiglio comunale di destinare le sue collezioni d’arte al Palazzo Como. Questo raro esempio di architettura rinascimentale toscana a Napoli fu spostato di circa 20 metri per evitarne la demolizione. Dopo 13 anni di chiusura, il museo ha riaperto il 22 maggio 2012.

Castello dell’Uovo

Il Castel dell’Ovo, noto anche come Castel Marino, è il castello più antico di Napoli e un elemento iconico del panorama del golfo della città. Sebbene abbia subito numerose ricostruzioni nel corso dei secoli, specialmente durante i periodi angioino e aragonese, la sua forma attuale è molto diversa dall’originaria struttura normanna.
Il nome curioso del castello deriva da un’antica leggenda napoletana che racconta di un uovo nascosto nei sotterranei da Virgilio, poeta e mago medievale. Secondo la leggenda, la sorte del castello e dell’intera città di Napoli dipendeva dall’integrità di quest’uovo. Si credeva che la sua rottura avrebbe provocato il crollo della fortezza e una serie di catastrofi per la città.
Durante il regno della regina Giovanna I, il castello subì gravi danni, portando al crollo di un arco cruciale. Per prevenire il panico tra i cittadini, la regina dichiarò solennemente di aver sostituito l’uovo, garantendo così la sicurezza della fortezza e della città. Questo legame tra il castello e l’uovo è diventato una parte affascinante del folklore napoletano.

San Gregorio Armeno

Via San Gregorio Armeno è una famosa strada del centro storico di Napoli, rinomata per le botteghe artigiane di presepi. La strada è caratterizzata dal campanile dell’omonima chiesa, che collega due conventi e domina la via. Salendo dalla strada, si incontra prima la chiesa di San Gregorio Armeno del X secolo e poi il relativo chiostro.
Originariamente una strada greca, San Gregorio Armeno collegava le principali vie dell’antica Neapolis, oggi via dei Tribunali e Spaccanapoli. Successivamente, la via fu denominata plateia nostriana per le terme costruite dal vescovo San Nostriano.
Oggi, via San Gregorio Armeno è un centro espositivo celebre in tutto il mondo per le botteghe artigiane che producono statuine per presepi tutto l’anno. Le mostre principali si svolgono dal novembre al 6 gennaio, attirando numerosi turisti.

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