Viaggi culturali: l'Italia è la destinazione ideale per gli amanti dell'arte e della storia.

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Il Turismo Culturale in Italia: Mostre, Eventi e il Futuro Post-Covid

Il Turismo Culturale rappresenta un segmento chiave per l’economia italiana, con un impatto significativo sul PIL e sull’occupazione. Il settore degli eventi culturali, mostre, vernissage, biennali ed esposizioni d’arte contemporanea assume un ruolo di primaria importanza in questo contesto, offrendo ai visitatori esperienze autentiche e legate al territorio.

Dati 2023:

  • Nel primo trimestre del 2023, il settore turistico ha mostrato segnali inequivocabili di una robusta ripresa: tra gennaio e marzo di quell’anno, il turismo internazionale ha registrato un aumento impressionante dell’86% rispetto allo stesso periodo del 2022. Circa 235 milioni di turisti hanno viaggiato all’estero, mentre in Italia sono giunti circa 15 milioni di viaggiatori internazionali, segnando un aumento del 42,0% rispetto al 2022 e un notevole recupero dell’87,7% rispetto al medesimo periodo del 2019.
  • L’Italia è stata scelta principalmente come meta di vacanza (circa il 30% dei viaggiatori) e per motivi di lavoro (21,4%), ma anche per visitare parenti e amici (14,6%) e per lo shopping (11,8%).
  • La maggioranza dei flussi turistici, pari al 71,7%, proviene dai Paesi dell’Unione Europea, con particolare rilievo per Francia e Germania, mentre il 18,3% arriva dall’area extra-europea, soprattutto dal Regno Unito.
  • Secondo le stime dell’Organizzazione Mondiale del Turismo (UNWTO), nel primo trimestre del 2023, gli arrivi internazionali hanno raggiunto l’80% dei livelli pre-pandemia, segnando un decremento del 20% rispetto allo stesso periodo del 2019. Questa crescita è stata trainata dai solidi risultati ottenuti in Europa (-10%) e nel Medio Oriente (+15%).
  • Le prospettive per il turismo internazionale nel breve termine, soprattutto nei mesi estivi, superano di gran lunga le previsioni espresse per il 2022. Quasi il 70% degli esperti del settore prevede una performance migliore per i viaggi tra maggio e agosto, con il 50% che si attende risultati superiori e il 19% che si mostra ancora più ottimista.

Previsioni per il futuro:

  • Ripresa graduale: Si prevede una ripresa graduale del turismo culturale nel 2024 e 2025, con un ritorno ai livelli pre-pandemia stimato per il 2026 con un + 50% in tre anni.
  • Nuove tendenze: La pandemia ha accelerato alcune tendenze già in atto nel settore del turismo culturale, come la digitalizzazione, la ricerca di esperienze autentiche e la sostenibilità.

Considerazioni e prospettive:

Quando si tratta di scegliere la propria vacanza, i turisti considereranno principalmente il buon rapporto qualità-prezzo e la vicinanza del luogo di svago alla propria residenza, dando preferenza a tragitti brevi e contenendo la spesa.

L’Italia continua ad attrarre l’attenzione degli americani, che rappresentano il primo mercato di provenienza in termini di passeggeri aerei, con una quota del 26,3% sul totale degli arrivi internazionali previsti per il trimestre estivo. Seguono la Francia (6,1%) e la Spagna (4,7%), che insieme rappresentano l’11% del totale. Altri Paesi oltreoceano presenti nella top ten includono l’Australia al quinto posto (4,1%) e il Canada al settimo (3,8%). Gli australiani trascorrono in media 25 notti, mentre gli argentini circa 20. I canadesi e i brasiliani hanno una permanenza di circa 15 notti, mentre gli statunitensi trascorrono in Italia circa 12 notti e i coreani poco più di una settimana.

La maggior parte dei viaggiatori arriva in Italia in coppia, con il 32,3% delle prenotazioni aeree per 2 passeggeri e il 28,3% per piccoli gruppi di 3-5 persone, mentre i viaggiatori singoli rappresentano il 27,3%. La maggior parte degli arrivi aeroportuali internazionali è prevista a Roma FCO e Milano, distribuiti in misura uguale.

Le strutture ricettive prenotate online sono già sature per oltre il 40% a giugno, con una percentuale che diminuisce leggermente a luglio (27,9%) e agosto (21,8%). Attualmente, le destinazioni lacuali sono le più ambite per il trimestre estivo, con una saturazione delle prenotazioni online del 36,2%, seguite dalle località balneari con il 33,7% e le città d’arte con il 33,1%. L’occupazione attuale per le località montane (30,2%) e le terme (27%) è leggermente inferiore alla media nazionale.

Il Ministro del Turismo, Daniela Santanchè, commenta positivamente i dati della stagione estiva, sottolineando la costante crescita del settore che si avvia a superare i numeri del 2019, mentre Ivana Jelinic, presidente e CEO di ENIT, si esprime ottimisticamente riguardo all’estate imminente, prevedendo un ritorno di tutti i flussi internazionali e spingendo per ulteriori miglioramenti nell’offerta e nell’ospitalità.

Critica alla situazione pre-Covid:

  • Mancanza di diversificazione: Il settore del turismo culturale era eccessivamente concentrato su poche città d’arte e su eventi di grande richiamo.
  • Destagionalizzazione: Il turismo culturale era concentrato nei periodi di alta stagione, con un impatto negativo sulla sostenibilità del settore.
  • Promozione inadeguata: La promozione del turismo culturale era spesso frammentata e poco efficace.

Opportunità per il futuro:

Turismo Culturale in Italia:

La pandemia ha rappresentato una sfida, ma anche un’occasione per ripensare il settore e renderlo più competitivo e sostenibile. Attraverso un impegno congiunto di pubblico e privato, il turismo culturale può diventare un volano per la crescita economica e sociale del Paese.

Per approfondire:

Per i Viaggi Culturali, l’Italia è la destinazione ideale per gli amanti dell’arte e della storia.